PROGETTO ICARO

La campagna di sicurezza stradale nata nel 2001

Il progetto ICARO è una campagna di sicurezza stradale nata nel 2001, promossa dalla Polizia Stradale insieme ai ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Istruzione.  La Fondazione Ania collabora con l'iniziativa e ha un ruolo importante nel sostenere il progetto ICARO che ha gli obiettivi di: 

  • migliorare la sensibilizzazione dei giovani studenti verso i rischi della strada; 
  • accrescere la preparazione dei docenti sull’educazione stradale, realizzando e fornendo materiale didattico;
  • formare in maniera specifica sia agenti di polizia sia insegnanti;
  • realizzare indagini e studi sui comportamenti in strada dei giovani in modo da migliorare l’efficacia degli interventi formativi e didattici;
  • convolgere le famiglie nell'educazione stradale dei propri figli.


L'incidente stradale è la prima causa di morte per i giovani, in Italia come in Europa, e l'obiettivo del progetto è quello di far capire ai ragazzi che il rispetto delle regole e' l'unica strada per tutelare la vita e la sana voglia di divertimento.

L'incontro e il dialogo con i giovani diventano così strumenti fondamentali di prevenzione a patto che la comunicazione sia in linea con il loro linguaggio. Sono nati così gli spettacoli teatrali, le testimonianze di giovani vittime di incidenti stradali, i circuiti di guida, le ricostruzioni d'incidenti stradali per spiegare i comportamenti a rischio. Un filo rosso ha legato l’impegno in questi quasi 20 anni di attività: la convinzione che per elevare il livello di sicurezza sulle strade occorra un cambiamento culturale promosso anche attraverso la comunicazione. L'impegno di tutti, partner e sponsor, ha permesso che il modello crescesse e diventasse un progetto pilota in europa nel campo dell'educazione stradale con Icarus (Inter-Cultural Approches for Road Users Safety)

Ogni anno il progetto affronta un tema specifico della sicurezza stradale (trasgressione alla guida, uso di sostanze, distrazione, rispetto delle regole, etc.) e lo declina per le varie fasce d’età coinvolgendo gli studenti con incontri didattici nelle classi e tramite un concorso a tema.
 

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